30 dicembre 2005

Un anno di Fantastici quattro: MAGGIO.

Si inaugura il memoriale dell’Olocausto a Berlino. Si dimostra adattissimo al parkour.

Paula Oliveira, una ragazza brasiliana, finalmente mette a punto un’espressione del viso con cui è a suo agio.

Entra Socrate. Siete abituati a vederlo parlare con gli allievi e coi colleghi filosofi. Nicola vi racconta i dialoghi, ben più interessanti, di Socrate con la gente comune. Nel primo dialogo, Socrate se la vede con un vivaista che vuole rifilargli un seme al prezzo di una pianta (1, 2, 3, 4, 5).

Filter avvia i grandi classici della natura. Subito polemiche se quelli siano tassi o no.

Il futuro di una persona è scritto sulla mano. Il presente di un paese è scritto sulla bandiera.

Rodolfo recensisce “La caduta”, il film sugli ultimi giorni di Hitler, apprezzando che Hitler non vi emerga “come un diavolo incarnato, o una creatura dello spazio dai poteri telepatici che controllava le menti dei tedeschi a distanza… Il male che Hitler ha fatto non è quello di un mostro, ma il solito, vecchio, caro, comunissimo male che fanno gli esseri umani.”

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