Il maiale non è un tipico animale da circo. E' troppo noto: perciò non può fare la bestia esotica (meglio un cammello). E' troppo buono: quindi non può fare la bestia feroce (meglio un leone). Però, siccome è docile, intelligente, voglioso di applicarsi, il maiale può apprendere ogni sorta di esercizio: sarebbe quindi un ottimo animale giocoliere. Perché allora gli addestratori da circo gli preferiscono in questo ruolo scimmie e cani di piccola taglia, che offrono così spesso spettacoli imperfetti?
In realtà, già alla fine dell'Ottocento, il grande Phineas T. Barnum, l'inventore del circo moderno, aveva intuito le potenzialità del maiale. Dopo aver conosciuto in una bisca di New Orleans un musicista francese fallito, gli chiese di travestirsi da egiziano e di addestrare un gruppo di maialini al gioco delle carte e all'uso di qualche strumento musicale.
Gli allievi appresero con rapidità impressionante: già dopo una settimana, il finto egiziano capì che non aveva più nulla da insegnare. Barnum stampò i manifesti. Come vedete qui sopra, lo spettacolo si annunciava straordinario.
Fu un fallimento.
All'inizio, gli spettatori ridevano vedendo un maialino musicista eseguire con grazia una canzonetta in voga; o un maialino croupier giocare a black jack, ripulendo il portafoglio a un giovanotto che, per farsi bello, si era offerto volontario. Ma, dopo un po', i sorrisi si spegnevano. Pian piano, gli spettatori si accorgevano che i maiali eseguivano senza sforzo. Capivano che il manifesto, parlando di "intelligenza quasi umana", non mentiva. Anzi, qualche signora si girava verso il marito e diceva "tu non hai mai suonato così bene lo xilofono".
Subentrato il sentimento naturale dell'invidia, gli spettatori non riuscivano più a godere. Il loro fastidio crescente, spettacolo dopo spettacolo, per l'abilità eccessiva dei maialini costrinse Barnum a sopprimere il numero e a licenziare l'egiziano. Non è noto che fine fecero i maialini.
Un documento più recente ci illustra la natura del problema.
Nel filmato, vedete il maialino Mudslinger esibirsi nello spettacolo americano "Animal Planet". Mudslinger si produce in numeri semplicissimi: fa il morto, cammina sulle ginocchia, riordina oggetti, manovra un verricello. Tuttavia, la sua intelligenza emerge. Per esempio, sappiamo che un cane, quando riporta un oggetto, guarda il padrone con occhi interrogativi, per capire che ne deve fare. Spesso, appoggia scioccamente l'oggetto in terra, costringendo il padrone a piegarsi. Mudslinger, come noterete nel filmato, riconsegna gli oggetti in mano.
Anche qui, come al circo Barnum, gli spettatori all'inizio ridono. Ma il maiale sembra fare apposta nell'instillare disagio. A un certo punto, Mudslinger deve aprire e chiudere una scatola. Sarebbe stato saggio per lui fingere qualche incertezza, anche per creare suspense: invece, esegue subito, senza impaccio, meglio di come avrebbero fatto molti umani adulti. Per giunta, dopo l'esercizio, si guarda attorno con un'espressione che dice: "embé?".
E' comprensibile che l'unico momento di gioia sincera per il pubblico sia quando, verso la fine del numero, Mudslinger deve spingere un pallone in porta e, per mera sfortuna, colpisce il palo. Lì gli spettatori tentano di incoraggiarlo, felici di avere un'occasione per riabbassarlo al loro livello. Comunque, finiscono di dire "dai! ce la puoi fare!" quando Mudslinger sta già ribadendo in rete.
Ringrazio Loforestieroprolisso per il manifesto. In una mail, diceva di avercelo mandato in cambio di non so più che. Io so che moriva dalla voglia di farmelo vedere.
17 commenti:
Ora mi chiedo chi avrà insegnato a noi a tirare in porta e manovrare verricelli...
LOL, ma è bravissimo!
Secondo me sa anche farsi una frittata, se ci si mette. Dovrebbe tenere un blog.
Il migliore amico dell'Uomo non è il Cane, ma il Maiale.
Esso è utile in vita (come il cane, ok) e in morte (il cane anche in oriente, qui un po' meno).
E' l'essere perfetto per antonomasia.
E' bello, intelligente, morbido, rosa. Tutto ciò che è rosa è bello.
E ha davvero stile.
Rotella, in antiche leggende nordiche compare un dio maiale che dona all'umanità il raziocinio e la tecnica. Potrebbe esserci qualcosa di vero.
CuloDritto, leggo in filigrana un parallelo fra me e il maiale. Posso solo arrossire di piacere.
Gloriamundi, sei piena di saggezza. Ci basta vedere un maiale, e di colpo tutti smettiamo di dire cazzate.
Vedo che ti sei informato. Qui ad esempio ho trovato un riferimento a quello che hai citato. Al link http://it.wikipedia.org/wiki/Maiale si legge: "In altre religioni, invece, il maiale può essere un simbolo di fertilità, abbondanza e ricchezza. Si veda ad esempio il mito di Gullinbursti nella mitologia norrena." E ovviamente sotto Gullinbursti, qui : http://it.wikipedia.org/wiki/Gullinbursti , si legge la descrizione del verro d'oro (da non confondere col vello, altra nome, altra storia, altro posto) , una sorta di Pegaso in formato maiale, un essere bellissimo e divino. Bravo Filter! La tua cultura mi stupisce giorno per giorno sempre più...
Gloriamundi, parlavo proprio del divino Gullinbursti: il rinvio alla mitologia nordica non era certo casuale. Non mi aspettavo però che fossi così avida di conoscenza. Ti è bastato un piccolo indizio e subito hai sentito il bisogno di saperne di più. Devo complimentarmi a mia volta.
Allo stesso tempo, mi sarebbe piaciuto dedicare al divino Gullinbursti uno dei prossimi angoli del maiale. Ora, temo, mi hai rovinato l'effetto sorpresa.
Beh, potresti approfondire il tema del maiale come simbolo demoniaco, legato alla coprofilia, coprofagia e al satanismo. Avevo seguito un interessante documentario (forse della serie "Appuntamento con la storia", sai, quelle uniche cose interessanti della tv programmate ad ore assurde) che parlava proprio di questo, inerente ai culti misterici legati alle SS e a Hitler. Ovviamente non tutto il documentario era dedicato al maiale, ma vi erano dei riferimenti.
O anche il maiale nelle altre due religioni del Libro, Islam e Ebraismo.
Da un tema apparentemente insignificante potresti ricavare aspetti di cultura generale per nulla indifferenti. Peccato che non potrò scrivere una tesi di laurea sul maiale, il mio campo è un altro. Avrei già molto materiale.
Ricambio il complimento comunque, prof. Filter. Resto estasiata dal Tuo Sapere.
Sì, è vero, il maiale appare e grufola in molte religioni e riti minori. E' associato sia al demonio sia ai santi (basti pensare a sant'Antonio). E' simbolo della semplice sessualità godereccia come delle perversioni più intricate. Insomma: è una bestia inesauribile. Qualcosa troverò.
Quanto alla tua tesi di laurea, non devi perdere la speranza. Il miglior libro di fisica che ho letto ("Paura della fisica", di Lawrence Krauss) parlava solo di vacche. Non capisco perché tu non possa fare lo stesso col maiale.
Giusto. E poi tra vacche e maiali un'attinenza può starci. La successione di Fibonacci tratta di conigli --> http://it.wikipedia.org/wiki/Successione_di_Fibonacci. Magari c'è una qualche successione o distribuzione inerente ai maiali. Mi informerò.
Ipotizzo che sia la natura stessa del maiale a precluderne l'uso in successioni incrementali, costanti o meno.
Con conigli ed altro bestiame di valore finito il principio del "più è meglio" appare inoppugnabile: ad un singolo coniglio-bue-pollo certamente sono preferibili oltre ogni evidenza 2,3,5,8,13 eccetera conigli-buoi-polli.
Col maiale e la sua assodata intrinseca perfezione la questione diviene, invece, prettamente qualitativa.
Alla domanda "Cosa c'è meglio di un maiale" chi mai risponderebbe "due maiali?"
Moltiplicando l'infinito per se stesso non si ottiene che l'infinito di partenza, non un infinito al quadrato, e ciò non è dissimile qualora si parli di un maiale come di N maiali.
P.S: inviai l'immagine in cambio dei dati (non ottenibili gratuitamente alla fonte) sullo studio dell'influenza della televisione citati in un post di Angelita.
Invece Filter mi deve ancora qualcosa in cambio del sonetto sul maiale, che fa tanto lo schizzinoso ma in realtà gli piace tantissimo...
Filter è proprio un uomo senza cuore, prende sempre e non dà mai nulla in cambio. Neppure un cosiglio per un post su un mio blog. Pah.
Comunque complimenti per il manifesto Loforestieroprolisso, davvero particolare.
Loforestieroprolisso, non avevo mai pensato al maiale come infinito attuale, ma l'idea mi affascina molto. Lo stesso Cantor, che mise in ordine i concetti matematici di cui parli, si dice fosse un grande estimatore dello zampone con le lenticchie.
Grazie anche dell'ulteriore materiale odierno. Angelita mi ha fatto vedere. ;-)
Gloriamundi, sì, è vero, sono egoista. Detto questo, sappi che avevo in casa il manifesto di Loforestieroprolisso da oltre due mesi. Purtroppo, l'angolo del maiale sta diventando una rubrica importante: ormai i tempi per la pubblicazione sono questi. Il tuo sonetto è nella pigna sulla mia scrivania: pian piano andrà avanti, non temere.
Quanto ai consigli, se me li chiedi te li darò. Ma non è che possi dirti, così, "perché non scrivi un post su Gullinbursti?". Ci ho provato col sonetto, e poi ne è venuto fuori un momento difficile.
Noto solo ora che il maiale a destra nell'immagine sembra esibire un fulgido esempio di face painting metallaro; la cosa non può non far sorgere sorgere domande sul repertorio.
Loforestieroprolisso, non dovevi far notare questo particolare. La nostra Gloriamundi è sia un'ammiratrice del maiale, sia una metallara. Adesso chissà che ne tirerà fuori.
Ripeto solo che i maiali sono animali intelligenti. Si vede da queste cose. Oppure che certi metallari a volte sembrano maiali, ma so non dire se è un complimento o meno.
Visto, non ho tirato fuori un gran chè.
Per il prossimo angolo...
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1625742.html?ref=hpsbdx
Grazie! E' un peccato però che la ricostruzione dei fatti sia molto vaga: come è caduto il maiale? si è fatto male? perché si parla di rodeo? forse qualche passante è saltato in groppa al maiale? Questi giornalisti sono sempre abborracciati. Andrò sul posto a informarmi e cercherò di ricostruire meglio la vicenda.
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