04 maggio 2007

Andrea Rivera si conferma un parresiaste

Nei commenti al mio post precedente, LoForestieroProlisso segnalava un comunicato dove Andrea Rivera, protagonista dello scandalo "terroristico" sul palco del concerto del 1° maggio, sembrava scivolare nelle scuse e nel "non volevo offendere nessuno". Però Rivera annunciava un'intervista su Repubblica di oggi dove avrebbe chiarito la sua posizione.

L'intervista è uscita, firmata da Curzio Maltese. Per fortuna, Rivera non fa marcia indietro.

Che effetto fa sentirsi dare dell'assassino per due battute, anzi una?

"Una, la storia dei funerali è vera. Quello della banda della Magliana, De Pedis, ha pure una cappella in Vaticano, all'interno della cripta di Sant'Apollinare. Ora che anch'io sono stato definito terrorista mi consolo pensando che la Chiesa non mi potrà negare funerali religiosi."

Che fa, insiste nel peccato?

"Ma no, sono d'accordo nello stemperare i toni. Il fatto è che qua si sono messi in mezzo troppi, sindacati, politici, telegiornali. E' una faccenda fra due persone, il Papa e me. Chiedo udienza al Santo Padre. L'hanno data ad Alì Agca, c'ho diritto pure io."

Oltre che franco, Rivera è verace: la cappella esiste. Una lettera di monsignor Pietro Vergani, rettore di Sant'Apollinare, spiega che Enrico De Pedis "ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana". Un criminale redento? Non credo, visto che il De Pedis fu ucciso in un regolamento di conti quando era ancora in attività.

E' ovvio che la Chiesa ha facoltà di decidere a chi fare il funerale e a chi no. Il rifiuto della celebrazione ai suicidi, come Piergiorgio Welby, è tradizionale. E però, dato che spesso il papa e i politici cattolici propongono la morale della Chiesa come un orientamento anche per i non credenti, questi ultimi sono ben liberi di chiedersi che razza di morale sia.

E se lo possono chiedere gli stessi cattolici, come Rivera. Che ora ha un altro motivo per sentirsi disorientato dalla Chiesa. All'inizio dell'intervista dice:

"Sono sbalordito dalla violenta reazione del Vaticano. Ero rimasto al concetto di porgere l'altra guancia. Qui invece come li sfiori t'ammollano certi cazzotti..."

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Aspettando che l'auspicio di Rivera si avveri e si la faccenda tra lui e Ratzinger venga risolta come s'usa tra veri gentiluomini, sia noto che scommetto sul successore di Pietro.

Sarà anche un secchione ottuagenario ma non si dimentichi che Papa Panzerfaust impunga in perpetuo un pastorale bello lungo a guisa di arma in asta.
Tra cultura storica comprendente con tutta probabilità anche la ricca trattatistica cinquecentesca tedesca ed italiana sul maneggio delle armi ed autodifesa, accessibilità ad istruttori mercenari elvetici nonchè pugnace indole inquisitoriale, tutto lascia supporre che ben conosca come usarlo.
Rivera invece è, orgogliosamente, un popolaccio papalino pacifista.
E in più, anche se non ho prove per dirlo, secondo me fuma almeno un pacchetto al giorno il che significa niente fiato.

Per me non c'è storia.

Il succo cel problema ad ogni modo credo che sia ben riassunto nella frase i politici cattolici propongono la morale della Chiesa come un orientamento anche per i non credenti; toglierei "cattolici" vista la trasversalità dell'atteggiammento, volto se non altro a non urtare suscettibilità di cui abbiamo appena potuto misurare l'entità della reazione, e sostituirei "orientamento" con un più vincolante "disegno di legge".

Anonimo ha detto...

Sul duello Rivera-Ratzinger non mi esprimo. Sono ignorante in fatto di lotta e maneggi delle armi, anche se sospetto che la tua previsione sia un po' inquinata da simpatie filoteutoniche.
Sui "politici cattolici". Per un attimo ho pensato di correggere poi mi sono detta: "ma se uno crede nella morale cattolica, crede nei preti cattolici, continua a ripetere che non possiamo non dirci cattolici forse... è proprio cattolico". Anche Fassino, per dire.

Anonimo ha detto...

La vicenda di Rivera conferma anche il ruolo che il parresiaste ha nelle narrazioni greche: ovvero, quello di uno che - per via di quel che dice - passerà poi un sacco di guai. Però poi dovrebbe succedere il contrappasso, cioè i guai dovrebbero passarli quelli che li hanno inflitti a Rivera... Ananke, Ananke, che fine hai fatto, che c'è bisogno di te?

Anonimo ha detto...

In effetti, il parresiaste ideale di Foucault è Socrate, e Atene iniziò il suo declino poco dopo averlo condannato alla morte. Speriamo.

durk ha detto...

A chi potesse interessare...

http://durk.altervista.org/tta/index.htm

Non sia mai che mi faccio qualche amico/nemico di blog!

Ciau!

Anonimo ha detto...

E' possibile che ci stupiamo ancora dei "chiacchieroni"...
Il fatto è 1 solo, rivera, non ha mai letto manco il breviario del catechismo cattolico e si permette di dire cosa è giusto e cosa non lo è????
Allora io che de calcio non ci capisco na fava, ma mi considero Romanista, posso scendere in campo
e insegnare a qualcuno come mettere la squadra in campo!!!
Pincohet ha chiesto di confessare i suoi peccati prima di morire... Mentre Welbi con la sua richiesta di Suicidio/Eutanasia, contro quanti comandamenti e leggi della Chiesa e del Cattolicesimo è andato.Mentre di DE Pedis, non è mai morto in attività, leggetelo su wikipedia...
Siamo sempre davanti le solite, ma quello che non sapete che le vittime del terrorismo siete proprio voi.... Tutti quelli che come voi scrivono e parlano senza sapere e conoscere eppure si mettono come qualcuno sul palco e sparano.... quanti innocenti caduti!!!

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Darko, mi fa solo tristezza vedere gente che pensa che prima di esprimere un'opinione bisogna avere letto il "breviario del catechismo cattolico".

Anonimo ha detto...

Darko, allora solo chi si legge i libri puo' esprimesi, giusto? Bene io mi sono letto interamente bibbia e vangeli. Mi chiedo se l'abbia fatto anche tu (gli italiani solitamente non leggono la bibbia, eppure si dichiarano cattolici).
Nella bibbia e nei vangeli NON c'e' una sola UNA SOLA condanna al suicidio.
Quindi Welby ha trasgredito alla chiesa, non a dio. E niente funerale. Questo perche' il catechismo dei papi conta piu' della parola del signore. Bella gentaglia.

Anonimo ha detto...

Ma scusa, perchè commenti!!!???
Allora tutti possono dire tutto di tutto!!!Anzi possono venire a insegnare a casa degli ALTRI!!!
Adesso te lo dico io Angelita non essere ignorante e superficiale!!!
Perchè non c'è nessuno che fa critiche sulla situazione in korea o in cina o in afghanistan o in siria... Perchè non abbiamo umoristi che sfidano vere situazioni critiche, invece di rompere le scatole su cose che ignorano completamente????
Per quanto riguarda Conan, posso risponderti in 2 modi diversi....
Intanto ti premetto che sono 14 anni che studio la BIBBIA nella versione "di Gerusalemme"...
E ti assicuro che non basta leggerla una volta....
Cmq.
1.Risposta banale... "Forse" è vero che il "suicidio" non è mensionato nella bibbia, ma "forse" neanche la cerimonia del "FUNERALE".... quindi????
2.Risposta colta.Antico Testamento:5°COMANDAMENTO:NON UCCIDERE. e con esso tutto quello che ne sovviene... Nuovo Testamento:il primo che trovo... Gv 3, 16-21, ma la vera risposta è "Tutto"...Non trovo un punto dove non si parli di Vita e di Vita in Cristo! Il giovane Ricco; la Vera Vite; la Risurrezione di Lazzaro...Quanti ne vuoi???Certo la parola "suicidio" non è mai menzionata, ma tra i sinonimi del termine c'è "perdere la VITA"!!!
Sempre e cmq 1 abbraccio

PS. per il catechismo della chiesa cattolica il riferimento a fine pagina è qui: http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM