20 aprile 2006

Unisci i puntini (1)

(1) In Cina non c'è democrazia: è governata da un partito (un sistema oligarchico basato sulla cooptazione).

(2) In assenza di democrazia, i governi hanno margine per interventi duri nella vita dei citttadini.

(3) Nel 1978, il partito stabilì la politica del "figlio unico": dopo il primo parto, le donne dovevano scegliere fra la sterilizzazione e l'inserimento della spirale.

(4) La politica del figlio unico è tuttora applicata con rigore, anche se ci sono sacche di tolleranza in alcune province e nelle zone più rurali.

(5) Per controllare che le donne non si facessero togliere la spirale, il partito inondò ospedali e sedi del partito di macchine per l'ecografia. E' comune trovarne parecchie anche nei villaggi più poveri.

(6) In Cina, l'aborto è legale fino al nono mese di gravidanza.

(7) Fino al 1978, in Cina nascevano 104 bambini ogni 100 bambine. E' lo stesso dato che si osserva nelle altre popolazioni.

(8) Nel 1982, dopo i primi quattro anni di politica del figlio unico, in Cina nascevano 108 bambini ogni 100 bambine.

(9) Ora in Cina nascono 120 bambini ogni 100 bambine.

(10) Fra i secondi nati (dove permesso), il rapporto sale a 150 bambini ogni 100 bambine.

(11) Già oggi c'è in Cina un eccesso di uomini adulti rispetto alle donne adulte. Nel giro di 15 o 20 anni, ci saranno almeno 40 milioni di uomini che non potranno sposarsi.

(12) Gli scapoli sono dannosi. In tutte le popolazioni, gli scapoli (a) si ammalano di più, (b) muoiono prima, (c) sono più propensi alla violenza e alle attività criminali.

(13) Alex Tabarrok prevede che ora i cinesi cominceranno a fare più figlie. Dato (11), due genitori sanno che è più probabile che avranno nipoti da una figlia piuttosto che da un figlio.

(14) Alex Tabarrok sbaglia. Il vantaggio delle donne nel generare non compensa la loro bassa produttività nel lavoro finché vivono con la famiglia. Per i genitori, la soluzione efficiente è (a) cercare di avere figli maschi, (b) vendere le figlie eventuali a genitori preoccupati che i loro figli non trovino moglie di adulti. Risulta che il traffico sia già iniziato.

(15) Un'abbondanza di uomini tende ad abbassare i salari (eccesso di offerta di manodopera produttiva). In tutto il mondo, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è molto sensibile ai salari. Nelle economie con salari bassi, le donne tendono a stare a casa.

(16) La scarsezza delle donne aumenta il loro valore di spose. Le giovani cinesi hanno interesse a investire sulla bellezza e le doti domestiche piuttosto che sulle capacità professionali.

(17) Il partito teme questi sviluppi. Per contrastarli, ha introdotto bonus per le famiglie con figlie e proibito ai medici di rivelare alle gestanti il sesso del nascituro.

(18) Data l'abbondanza di macchine in tutto il paese, è sorto un mercato nero dell'ecografia. Camioncini abusivi percorrono le città offrendo il servizio agli angoli delle strade.

(19) Si calcola che la Cina abbia 300 milioni di abitanti in meno di quelli che avrebbe avuto senza la politica del figlio unico. Il partito ritiene che ciò sia stato essenziale per lo sviluppo economico del paese.

(20) Obiettivi a livello paese sono più facili da raggiungere per governi che non hanno nulla da temere dagli svantaggi a livello cittadini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...E tutto questo rende ancora più assurdo il ventunesimo puntino:

http://paroleria.wordpress.com/2006/02/07/15/

Anonimo ha detto...

E' vero. Se c'è un paese che non può invocare il classico argomento omofobo "ad demographiam" ("più gay, meno figli"), quello è proprio la Cina... Anzi, in questo momento avrebbe giusto bisogno di 40 milioni di gay maschi in più. :-)