25 aprile 2006

Scene di vita (79)

Washington, ieri. Bill Clinton e la moglie Hillary inaugurano i ritratti presidenziali che saranno esposti alla National Portrait Gallery. L'ex presidente è raffigurato nella sala ovale. Non è quella la posa in cui sarà ricordato.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

In effetti. Stile innocuo-presidenziale. Velazquez oggi non riuscirebbe a ritrarre nessuno, credo.

Anonimo ha detto...

Scorgo un contrasto rivelatore tra le effusioni dei due originali e lo sguardo (di condanna?) del profilo femminile verso le parti mediane del coniuge a figura intera.

Anonimo ha detto...

Notevole anche l'altezza cui è posto il ritratto di lei. Come se gli espositori abbiano voluto restituirle il ruolo che le fu sottratto.

Anonimo ha detto...

Precisamente.
Le probabilità che una disposizione così ricca di significati sia frutto del caso si fanno esigue.

Anonimo ha detto...

L'unica cosa strana è che lei paia divertita.

Anonimo ha detto...

Le riproduzioni viste assieme agli originali che ritraggono sono più veri degli originali stessi? Credo di si.

La cosa mi ricorda Il Grande Dittatore:
Hinkel nell'incontro con Napaloni viene consigliato da Garbitsh ad essere sempre affabile con l'interlocutore, poichè al contempo un suo arcigno busto sapientemente piazzato sulla scrivania squadrerà il collega con severa e immutabile fermezza.

...forse che Hillary sia cinefila?

Anonimo ha detto...

Quindi, stai dicendo, è come se l'originale, demandando le sue funzioni al ritratto, potesse uscire dal suo sé abituale. Forse avevano ragione gli indigeni a temere che le fotografie rubassero loro l'anima.
Oppure: mai fidarsi di una persona che ti mostra il suo ritratto.
E ancora: Hillary sta tastando il culo al marito?
Quante domande.