31 marzo 2006

In riviera

Il venerdì, la ciospa stordita del venerdì lavora in discoteca. Perciò, indossa un paio di calze a rete, mette il rossetto, fa la piega ai capelli, ferma un taxista e gli dice: “Portami al Classic”.

Il taxista dice “Ok”, e ingrana la marcia. La ciospa stordita del venerdì si stende sul sedile, accende una sigaretta e legge Men’s Health.

Salita sul cubo, inizia a dimenarsi. Ordina un drink. Un altro. Un altro ancora. Sviene! Si riprende. In un attimo, qualcuno le infila un’anfetamina in bocca. L’anfetamina fa subito effetto, i contorni delle cose sfumano. Maledetto pusher! Ma, in questi casi, una ciospa stordita del venerdì sa come cavarsela: salta, si aggrappa al muro, urla contro la gente in fila al bagno. Il buttafuori, con i tappi nelle orecchie, la guarda di sbieco ma non interviene.

Fuori di senno, la ciospa stordita del venerdì balza in groppa ai ballerini in pista. Subito i gabber si lanciano in un pogo. Scatenata, afferra il mixer e lo scaglia per terra. Subito il dj attacca il karaoke. Esausta, si siede su un divanetto. Subito, un gruppo di ragazzi inizia a pomiciare. Perfino i pr dicono che, si, è vero, anche il Pineta è un locale carino: tutta la discoteca, ora, è una ciospa stordita del venerdì!

“La cultura dello sballo!”, dicono alcuni. “I giovani, senza valori né certezze per il futuro, sfogano la loro frustrazione nell’alcool, nelle droghe e nel sesso promiscuo”.

“La perdita d’identità dell’uomo contemporaneo!”, dicono altri. “Dopo anni di femminismo e manifestazioni gay, gli uomini non sanno più che pesci prendere. Nella confusione generale, alcuni indossano reggiseni al posto delle maglie da pelle, o usano il kajal per rendere omaggio alla cultura induista”.

Ma no! Che dite! E’ la ciospa stordita del venerdì!

“Dove?”, dicono spintonando. Lì, lì, sotto il faretto! “Non la vedo!”, e parte una gomitata.

Circondata, la ciospa stordita del venerdì fa finta di niente. Piega la testa. Rutta un poco. Scansa un pugno. Si rituffa nella mischia.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, più dadaista alla romagnola di così... ;-)

CuloDritto ha detto...

Sai, qui gioco in casa. ;-)

Anonimo ha detto...

Quando ho letto stavo per arrabbiarmi, ma la mia solita vocina nel cervello ha detto "sai che non mi dispiace?". Credo proprio che fosse il momento carino del venerdì.

CuloDritto ha detto...

O magari era proprio la ciospa stordita del venerdì che si era impossessata di te.

Anonimo ha detto...

CuloDritto, ho molte vocine nel cervello. Mi vanto di saperle distinguere. Il momento carino del venerdì usa il diaframma e produce una voce corretta e risonante con la parte anteriore della cavità orale. La ciospa stordita del venerdì usa i polmoni e produce la voce con la gola. E adesso non chiedermi come faccio a saperlo.

CuloDritto ha detto...

Con questo confermi di avere anche la ciospa stordita del venerdì, adesso, tra le vocine nel cervello.
Il momento carino del venerdì è definitivamente minato.

Anonimo ha detto...

CuloDritto, stai sottovalutando la forza del momento carino del venerdì. Combatte da millenni contro un nemico implacabile: Ugly the Ugly McUgly. Con tutto il rispetto, la ciospa stordita del venerdì non può certo fargli paura.
E poi, scusa: io ti dico che ho le vocine nel cervello e tu ti preoccupi del momento carino del venerdì?

CuloDritto ha detto...

Beh, che altro dovrei fare, scusa? L'avevo già capito che sei un pò tocco.
Sul momento carino del venerdì, però, forse hai ragione.
Anzi, ce l'hai certamente.
Si. Sicuro.