Vittorio Messori è il tipo di cattolico che giudica intollerabile che, anche sul più piccolo dettaglio della fede, i fedeli siano lasciati soli a pensare. Per esempio, i Vangeli ci dicono poco di Giuda. Perché vendette Gesù? Fu il demonio a guidarlo? O Dio, che aveva prestabilito la morte in croce di Gesù? Nel secondo caso, Giuda fu colpevole? Ora le domande si chiudono (La Stampa, 11 gennaio 2006).
«Dopo il tradimento Giuda non si suicida come riportato nei Vangeli canonici, ma si pente, si mette a piangere - osserva Messori -. Gesù lo perdona e per purificarlo lo manda a fare gli esercizi spirituali nel deserto, dove però il Diavolo si impossessa nuovamente di lui. Cristo lo viene a sapere e Giuda viene fatto morire senza che venga specificato come. Ma la misericordia divina si estende all’aldilà, così il traditore viene mandato in un limbo a quattro stelle invece che all’inferno». Una rivalutazione in piena regola, in linea con la rivelazione mistica di Gesù a Santa Caterina: «Se tu sapessi quello che io ho fatto di Giuda...». Mentre nei canonici Gesù dice che sarebbe stato meglio per lui non essere mai nato. «Io, che ho passato la vita a cercare ragioni per prendere sul serio i Vangeli, voglio bene a Giuda e gli sono grato - afferma Messori [...]».
La sua presenza, oltre ad attestare la veridicità storica dei Vangeli, pone un interrogativo fondamentale: amico o traditore? «Entrambe le cose - risponde Messori -: era un passionale, non un affarista cinico, ma soprattutto era l’unico apostolo che veniva dalla Giudea e non dalla Galilea». Quindi, come tutti i giudei aveva l’idea di un Messia guerriero che stabilisse il regno di Dio in terra. «Fu così deluso da un Gesù votato al patibolo da sperare in una sua reazione davanti ai soldati del Sinedrio». Non tradimento per denaro, dunque, bensì estremo tentativo di cambiare volto alla missione salvifica del Redentore.
Molto più liberale Bob Dylan:
In a many dark hour
I’ve been thinkin’ about this
That Jesus Christ
Was betrayed by a kiss
But I can’t think for you
You’ll have to decide
Whether Judas Iscariot
Had God on his side.In molte ore buie
Ho pensato a questo
Che Gesù Cristo
Fu tradito da un bacio
Ma non posso pensare per te
Dovrai decidere tu
Se Giuda Iscariota
Avesse Dio dalla sua parte
Traduco all'impronta da "With God on Our Side", canzone del 1963 (ma molto attuale). Riprendo il tutto da Crooked Timber, che però secondo me segue la pista sbagliata.
8 commenti:
Quel "Gesù lo perdona e per purificarlo lo manda a fare gli esercizi spirituali nel deserto" è troppo comico, una scena da commedia all'italiana, altro che Totò e Peppino. Te la vedi la scena, Giuda sta lì, piangente, pronto a impiccarsi sotto l'albero di Giuda (nomen omen): al che gli appare il Cristo e gli fa: "Oh Giuda, vabbè che sei pentito, io lo apprezzo, mi hanno fustigato e crocifisso ma sappi che il tuo pentimento lo apprezzo, e allora ti perdono, insomma non sprecar così la tua vita, vai a fare gli esercizi spirituali coi focolarini, o coi neocatecumenali, scegli tu, che tanto va bene cmq..."
Non so perché, ma a me fa ridere molto anche "era un passionale".
Rileggendo, mi accorgo anche che ho lasciato fuori quella che forse è la vera perla: "Se i vangeli fossero stati inventati, la figura di Giuda non vi comparirebbe tanto è imbarazzante". A questa stregua, dovremmo attribuire a Van Gogh qualunque quadro con una pennellata fuori posto.
Eh, Messori si che se ne intende della dicotomia fiction-no fiction.
Sempre sulla 'Stampa', qualche giorno fa, era apparso --->questo interessante articolo che affronta l'argomento da un punto di vista più 'esegetico' e, mi pare, con una contestualizzazione più logica (oltre che con una perizia 'dubitativa' che, in casi del genere, è bene non difetti mai).
Ciao cara.
Ah, leggo la canzone solo adesso. Bellissima, quel "For you don't count the dead / When God's on your side" è agghiacciante il giusto. Solo, l'ultima strofa mi pare da fischi, è di una retorica insopportabile. Ma chissà, magari nel '63 certe retoriche non erano ancora tali, o comunque si sopportavano meglio.
Lfp, in effetti.
Marina, grazie dell'articolo. Messo a confronto con Messori, rende ancora più sgraziati i commenti di quest'ultimo!
Davide, anche "The reason for fighting I never got straight" non è male. Sull'ultima strofa mi chiedo se non sia ironica. Ma, appunto, chissà Dylan come la cantava negli anni Sessanta.
Uno che "giudica intollerabile che i fedeli siano lasciati soli a pensare" mi sembra una buona descrizione di Messori. Almeno a giudicare da ciò che dice e scrive, con la sicumera di chi attinge informazioni da una fonte ignota ad altri.
E se lui interpreta il Vangelo, da par suo, perché io non posso sparare tre cazzate sapute su Dylan?
a) "But I can’t think for you/You’ll have to decide". Non dubito che Dylan sia anche liberale, ma ho sempre considerato questi versi un riferimento al suo essere ebreo.
b)"Whether Judas Iscariot/Had God on his side". Forse l'ambiguità tra significato letterale e figurato si conserva meglio con "Se Giuda Iscariota/avesse Dio al suo fianco". Oppure, "se Dio gli fosse vicino".
c)L'ultimo verso è meno retorico (ma comunque troppo per Dylan) se letto nel contesto. "Se Dio fosse dalla nostra non avrebbe permesso nemmeno le altre".
Paolo, d'accordo su c). Su a), non mi sarebbe mai venuta in mente, ma non ne so abbastanza di Dylan per giudicare. Su b), il vantaggio di "dalla sua parte" è che rinvia subito al fatto che ci sono due parti (noi e il nemico), e quindi al tema della canzone. Comunque anche "fianco" mi sembra OK. "Vicino" direi di no.
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