01 dicembre 2005

Viva Thuram!

Non crede che gli emigrati sbaglino a ricreare i loro clan, quando vengono in Europa?

Ma questo è naturale, fisiologico. Se un italiano incontra un italiano all'estero, fraternizza. È una questione di affinità, di cultura, di lingua. A volte, per esempio, i miei compagni di squadra ci fanno delle battute: Lilian, ma voi stranieri fate sempre gruppo. E io rispondo: e voi no? Solo perché voi siete quindici e noi cinque il vostro non è un gruppo?”

Oggi faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare: segnalare un’intervista a un calciatore. Mi dicono che Lilian Thuram sia un difensore forte. In questa intervista, dimostra che è anche una persona intelligente: a parte qualche ingenuità, sembra comprendere il razzismo, le banlieue, l’immigrazione, il potere e persino il cardinal Ruini meglio dei nostri politici. Lo farei subito Presidente del Consiglio.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Dall'intervista Thuram sembra una persona umile, seria, coraggiosa, intelligente e piena di buon senso. Ma immagino (e spero) che la tua affermazione sul fatto che lo faresti subito Presidente del Consiglio fosse una battuta: poiché ovviamente non basta essere umili, serii, coraggiosi, intelligenti e pieni di buon senso per governare (anzi, spesso nella storia i politici più abili e avveduti son stati, umanamente parlando, degli autentici figli di puttana).

ps. il racconto di quel che gli è successo nel ristorante a Parigi è agghiacciante. Eccheccazzo. Roba da chiodi.

Anonimo ha detto...

un pò come Dario Fo candidato sindaco: non è una battuta..

Anonimo ha detto...

Davide, sono serissima. Il fatto che uno sia umile, serio, coraggioso, intelligente e pieno di buon senso non esclude che, quando serve, non possa fare anche il figlio di puttana. Per me il calcio sono i famosi undici uomini in mutande, ma questo Thuram mi sembra bello grosso e se gioca in difesa vuol dire che è disposto a menare, o sbaglio? La storia del ristorante ha colpito molto anche me. E se è capitata a uno che probabilmente andrà in giro con macchine costose e capi firmati, chissà gli altri. Mi ha colpito anche la definizione di "delinquenti francesi" per i casseurs delle banlieus, che è la migliore analisi politica che abbia ascoltato sul fenomeno.
Alice, non ho ancora deciso, ma ci sono probabilità che voti Dario Fo alle primarie di Milano.

Anonimo ha detto...

"E se è capitata a uno che probabilmente andrà in giro con macchine costose e capi firmati, chissà gli altri".

Negli USA succedeva continuamente e succede ancora. George V. Higgins, procuratore distrettuale a Boston, diede una testimonianza assai intensa sulle pagine del Boston Globe di alcuni scherzi stronzissimi di cui fu oggetto un suo amico afroamericano, di professione giudice, quando lo presentò al suo club (in seguito a quei fatti ovviamente Higgins diede le dimissioni dal club). Credevo, ingenuamente, che in Europa fossimo più civili. Sta di fatto che un Calciatore Che Diventa Presidente mi sa tanto di George Weah candidato alle presidenziali in Liberia, o di Idi Amin Dada (pugile, campione dei pesi massimi nel '54) nominato presidente in Uganda nel '71: e sappiamo bene come sia andata a finire

http://www.moreorless.au.com/killers/amin.html

meglio che i politici facciano i politici e che i campioni sportivi facciano i campioni sportivi, insomma.

Anonimo ha detto...

(cmq, anch'io ho trovato la definizione "delinquenti francesi" azzeccatissima, veramente indovinata)

Anonimo ha detto...

Beh, sai, se andiamo per casi singoli potrei risponderti che Mussolini era uno politico che faceva il politico... Di Amin pugile in effetti non sapevo, ma c'è da dire che in Africa quasi tutti i presidenti sono diventati dittatori, quindi statisticamente è un po' arduo dire che il fatto che Amin fosse pugile centri qualcosa. Comunque, credo sia chiaro che il punto non è tanto Thuram, quanto l'umiltà, la serietà, l'intelligenza, ecc., che vorrei vedere più spesso in politica. Che poi a portarcele sia un calciatore, un fruttivendolo, o un politico di professione, su questo non faccio certo la schifiltosa.

Anonimo ha detto...

Idi Amin non è entrato in politica da pugile, ma da militare navigato con particolare esperienza nella repressione, e con tanto di canonico colpetto di stato; il paragone con Weah, o con qualunque celebrità che si sia data alla politica per mezzo della fama acquisita mi pare labile.

Che poi un politico sia attualmente assai simile ad un uomo di spettacolo (a causa della costante necessità di consenso immediato?), e che un uomo di spettacolo esponendo con semplicità fatti forse non immediati ma comunque ovvi sia latore di maggiore credibilità e serietà del suddetto politico non manca mai di demoralizzarmi.

Thuram presidente del consiglio. mi chiedo quale potrebbe essere il suo programma.

Anonimo ha detto...

Idi Amin non valeva granché come militare, né ha mai avuto alcuna nozione di strategia: il suo esercito non era neanche addestrato, tant'è che nel conflitto con la Tanzania le prese sode. Nell'armata ugandese Amin, quando era un semplice ufficiale, era considerato soprattutto come ex campione sportivo, sorta di mascotte pubblica, una specie di Alberto Tomba ugandese (per quel che può valere un simile paragone): tant'è che il Re Mutesa lo sottovalutò grandemente quando Amin ottenne dal suo predecessore alla presidenza, Obote, un importante comando militare, col risultato che quando i rapporti tra Mutesa e Obote divennero tesi, Amin - istigato da Obote - massacrò Mutesa e i suoi sostenitori.

Ciò detto, io vorrei che i politici facessero i politici: non mi piacciono gli sportivi che si mettono a fare i politici così come non mi piacciono gli imprenditori o gli attori che fanno la stessa cosa (ogni riferimento a Reagan e Berlusconi è puramente voluto). Poi ovviamente ci sono le eccezioni (credo che Riccardo Illy a Trieste non se la sia poi cavata male) ma sono, appunto, eccezioni.

Ovviamente quella politica non può essere una casta chiusa ereditaria, ma occorre un minimo di buon senso: dovrebbero filtrare verso il mondo politico soggetti che, come Cacciari o Cofferati, hanno una qualche nozione di etica ed esercizio del potere nell'ambito della funzione pubblica, nonché un'idea il più possibile precisa di cosa significhi "essere al servizio di cittadino". Non dimentichiamo che una delle cause della rovina della classe politica italiana è stato l'indiscriminato afflusso negli anni '80 e '90 di personaggi provenienti dal mondo delle professioni (avvocati, commercialisti etc.)

Anonimo ha detto...

Davide non ti seguo. Cosa vuol dire i politici facessero i politici? Che se non hai iniziato a vent'anni non puoi più fare il politico? Dici " una delle cause della rovina della classe politica italiana è stato l'indiscriminato afflusso negli anni '80 e '90 di personaggi provenienti dal mondo delle professioni (avvocati, commercialisti etc.)" ma non è forse altrettanto vero il contrario, cioè che proprio l'incapacità della classe politica "professionista" li ha costretti a reclutare dal mondo delle professioni?

Hai ragione quando parli di "nozione di etica ed esercizio del potere nell'ambito della funzione pubblica" ma io non credo affatto che una lunga militanza politica sia uno dei presupposti necessari a questo fine.

Dal mio punto di vista thuram, per ritornare in tema, ne è ben più provvisto della media dei politici italiani. al fin fine tutto si riduce alla "responsabilità verso la comunità" e, credo, thuram ne ha dimostra molta in questi anni.

Anonimo ha detto...

Quando mai ho scritto quell'ultima frase! :-)
Preciso soltanto che non ho la minima idea di come farebbe il Presidente del Consiglio Thuram, o di che programma avrebbe. Dico solo che avere una visione lucida, onesta, non ideologica della realtà è (1) una bella qualità in generale (2) in un politico è utile (utile per i cittadini, intendo). Se poi Thuram, da Presidente del Consiglio, si rivelerebbe un Quintino Sella nero o un Amin italiano, non ne ho idea. Che ci siano altre qualità necessarie in un politico, sono d'accordo. Se queste qualità siano più frequenti nel politico di carriera o nel politico che arriva dalla società civile, di per sé sarebbe un problema da analizzare con una ricerca empirica. Magari un giorno la faccio.

Anonimo ha detto...

Angelita, ma non ho mica detto che citavo te. L'ho messa tra virgolette perchè in questi giorni è spuntata più volte fuori, ma per scrupolo, non altro.

Anonimo ha detto...

Ma, Lucis, neanch'io mi riferivo a te. :-) Era una specie di commento a pacchetto su tutto quello che stava sopra. Come "ultima frase", intendevo l'ultima frase del post (Thuram presidente del consiglio).

Anonimo ha detto...

Lol..saltare tra blog e forum fa brutti scherzi. Mi scusi donna angelita :-)