10 novembre 2005

L’angolo del maiale (3)

L’arte, dice Gide, è una collaborazione fra Dio e l’artista. Ma, sotto un altro aspetto, è anche una lunga congiura contro il maiale.

Fin dall’antichità gli animali più vari appaiono in statue e dipinti. Gazzelle e mufloni colorano le caverne preistoriche. Scorpioni e serpenti adornano le tombe dei faraoni. Imperatori a cavallo svettano nelle piazze della Roma antica. Pesci guizzano sui muri delle catacombe cristiane. Mucche pascolano lungo i bassorilievi gotici. Aquile aprono gli artigli nelle miniature medievali. Persino liocorni, fenici e altre bestie immaginarie trovano il loro posto. Unico assente: il realissimo maiale.

Perché una bestia che, da sempre, dona all’uomo carne, simpatia e, a volte, calore notturno resta esclusa dall’arte? Non lo sappiamo. Il Rinascimento, un fase di rinnovamento, per qualche tempo sembra promettente. Leonardo dipinge ermellini. Duhrer incide rinoceronti. Nei dipinti di Bosch, pieni di creature fantastiche, si intravedono figure che, nella zampa, nel grugno, nelle orecchie, hanno una qualche parvenza suina. Il maiale sembra dover apparire da un momento all’altro. Ma, all’improvviso, nel Seicento, è come se gli artisti credessero di avere esaurito i soggetti animali: come per beffa, passano a dipingere nature morte!

Seguono secoli bui dove, al massimo, un cane si infila in un ritratto o un gregge attraversa un paesaggio romano.

Il Novecento, con le sue sperimentazioni furiose, sembra di nuovo un momento buono: possibile che nessuno dipinga un maiale? Macché! Spuntano pipe, orologi sciolti, merde d’artista, tele tagliate, persino un asino appeso al soffitto: tutto, insomma, ma del maiale nemmeno la coda.

Di fronte alla piccineria degli artisti, solo una reazione del pubblico può salvare il futuro figurativo e astratto del maiale. Un esempio lodevole è il ragioner Giannuzzi, di Rho. Nella foto, lo vediamo accompagnare una statua suina, commissionata a un artista locale che, come prevedibile, si è rifiutato di firmarla. La statua, trainata da un camion, è diretta alla villetta del Giannuzzi, che vuole fare una sorpresa alla moglie.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensa quanto sarà contenta.

CD

Anonimo ha detto...

Stasera a casa Giannuzzi, fuochi d'artificio secondo me! Io per un regalo così impazzirei, diventerei geisha, amazzone, olandesina e pure valchiria. Basta con questo ostracismo verso il maiale, poi è pure di un colore che sta bene alle more e pure alle bionde.

Anonimo ha detto...

Questo sì che è un blog che apre gli occhi. Non avevo mai riflettuto su questi poveri porci e sul trattamento che subiscono.
Anche la Disney che (senza scomodare paperi e topi) offre spazi a un po' tutti gli animali, considera poco il maiale. A parte l'apprezzabile sindaco di Paperopoli, altri maiali non mi vengono in mente...

Anonimo ha detto...

Culodritto, ti ci metti anche tu?
Seia, sono contento che ti piaccia. Te ne ho appena spedito uno col DHL.
Naurus, ci sarebbero i tre porcellini, un esperimento di grande successo cui, guarda caso, non è stato dato alcun seguito.

Anonimo ha detto...

Arrivato, sono commossa dal gentile omaggio! Devo trovargli un posto ora, sul comodino al posto dell'abat-jour crea dei problemi!

Anonimo ha detto...

Arrivato, sono commossa dal gentile omaggio! Devo trovargli un posto ora, sul comodino al posto dell'abat-jour crea dei problemi!

Anonimo ha detto...

Ecco, mi sembrava di avertene mandati due.

Anonimo ha detto...

Ecco si, l'altro l'ho regalato spero non ti spiaccia, temevo una nidiata di maialini che non so se sono due maschi o due femmine, ma il ringrazimento è doppio lo stesso.

Anonimo ha detto...

Prego prego.