03 novembre 2005

L’angolo del maiale (2)

Per secoli, il maiale è stato la gioia del contadino. Comprato in primavera, allevato tutto l’anno, sgozzato a Natale, il maiale in Occidente ha deciso la dura lotta per la supremazia delle feste, dove la Pasqua opponeva l’agnello: creatura simpatica, ma senza la personalità travolgente del suino. Ancora oggi nelle società più povere, dove sopravvivono i valori veri, il maiale è un riferimento. Nella foto, scattata in Romania durante una delle tipiche alluvioni, un contadino pone in salvo la famiglia cominciando proprio dal porcello. Fuori quadro, moglie e figli attendono nel fango. Bestia generosa, il porcello non risparmia un grugnito di apprezzamento.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Spesso un porco è meglio di un cristiano. Quando mangi un maiale sono in pochi a dire che fai loro schifo, se mangi una persona generalmente...

Anonimo ha detto...

Mi è difficile percepire con esattezza i ruoli: chi è il salvato, chi il salvatore.

Anonimo ha detto...

Naurus, non capisco bene che intendi, ma sento che sono d'accordo.
Loforestieroprolisso, il tuo commento incisivo contraddice il tuo nome.

Anonimo ha detto...

Stolto contadino. Quello è un futuro Napoleone.


CuloDritto

Anonimo ha detto...

Culodritto, hai vinto la coppa "Miss mistery comment". O forse sono io che oggi non tengo testa alle vostre scintille di intelligenza.

Anonimo ha detto...

Napoleone, il porco arrivista che da grande vuole fare il dittatore. Dove l'hai già sentita, questa? Pensaci bene.




Esatto: ne La Fattoria degli animali, di George Orwell. :-P



CD

Anonimo ha detto...

Ecco, hai pure voluto umiliarmi scrivendo la risposta. Maledetta Culodritto! Per fortuna che adesso arriva il momento carino del venerdì.