18 novembre 2005

Il momento carino del venerdì

Il venerdì, il momento carino del venerdì sistema la scrivania. Spolvera il PC. Fa la punta alle matite. Stacca i resti di pizza dal tavolo. Butta il calendario del 2004.

Poi, apre il cassetto della cancelleria: la riordina. Apre il cassetto dei sogni: li realizza. Apre il cassetto dei manoscritti: ne piglia uno, lo rilegge, gli piace. Ispirato dalla scrivania tutta in ordine, lo corregge, lo stampa, scrive una lettera di presentazione. E lo spedisce al mondo degli editori. Il malvagio mondo degli editori!

“Mancano i requisiti”, “Non vale la carta su cui è scritto”, “Bellissimo! Invii subito il contributo spese”, risponde il malvagio mondo degli editori.

Il momento carino del venerdì prima è stupito: si abbatte, si abbandona a teorie del complotto, “Tutto in mano a Ugly the Ugly McUgly!”, pensa. Ma poi, sempre reattivo, picchia il pugno sul tavolo e decide di agire.

Telefona a Mario il tipografo. Telefona a Luisa che fa il grafico. Telefona ad Alfonso del San Paolo: ottiene un prestito imitando la Gialappa’s. Fonda una Srl. Si registra in tribunale. Firma un contratto per la distribuzione. Nascono le Nuove edizioni carine del venerdì!

Finalmente, il manoscritto va in stampa. Dal tipografo, il momento carino del venerdì incontra Baricco.

"Toh, Baricco!", dice il momento carino del venerdì.

“Ti piacciono le mie copertine?”, dice Baricco.

“Bello stile”, dice il momento carino del venerdì, “era nuovo dieci anni fa”.

“Però ne ho quattro”, dice Baricco, accigliato.

Il momento carino del venerdì sorride. Fa l’aria furba. Apre l’impermeabile: “Io otto”, dice.

Baricco sviene.

Il libro esce. De Rienzo lo stronca. Belpoliti lo stronca. D’Orrico lo stronca. La Benedetti lo stronca. I blogger lo stroncano. Come al solito, la Lipperini si accoda ai blogger.

Ma il momento carino del venerdì conosce i trucchi dell’editoria. Va alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires. Attacca bottone coi clienti. “Ma questo l’ha letto? Ah! E’ straordinario”, dice, indicando il suo libro a una signora. La signora abbocca. Lo legge sul posto. Suggestionata, ne parla ad altri. Parte l’onda magica del passaparola!

E’ il trionfo. Il libro del momento carino del venerdì scala le classifiche. Supera Dan Brown come vendite totali. Straccia la Fallaci come polemiche inutili. Batte Zorro come numero di adattamenti. Inarrestabile, scalza i Promessi Sposi dalle scuole superiori! Poi conquista le medie. Poi le elementari.

“L’effetto Harry Potter!”, dicono alcuni. “I bambini, grazie alle storie del maghetto, sviluppano un amore durevole per la lettura. Scoperti i libri, persino un’enciclopedia li entusiasma. Anche i nostri avi, d’altronde, dopo aver letto Sàlgari passavano a Musil”.

“L’effetto della pubblicità!”, dicono altri. “Sotto il bombardamento della TV, i bambini perdono capacità di attenzione! Dopo dieci minuti di lettura, il cervello stacca nell’aspettativa di uno spot! Per abitudine, lo sguardo devia verso il prodotto più vicino”.

Ma no! E’ solo un passaggio incantevole del libro del momento carino del venerdì! La bambina rotea il capo per ammirazione. E’ l’edizione speciale per le scuole: illustrata, a colori, con solida copertina rigida, gratis. “Ho guadagnato abbastanza”, spiega ai giornalisti il Presidente delle Nuove.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

No, io l'ho letto. Cita troppo Stephen King.
(forse era il momento carino del venerdì 13)

Anonimo ha detto...

Severine: con tutto il rispetto, Stephen King al momento carino del venerdì può fargli giusto le pippe.

Anonimo ha detto...

Sì, ma gliele fa in cambio della citazione. :)

Anonimo ha detto...

Questo può darsi. Di certo il beneficio sarebbe tutto dalla parte di Stephen King.

Anonimo ha detto...

Qe viva e momento lindo del vernes.

Anonimo ha detto...

Viva! Ciò mi rammenta che non ho citato le numerosissime traduzioni in lingua.