“«… Il finto problema dell’attentato alla moralità pubblica e quindi all’intera società che costituirebbe la sessualità umana nelle sue espressioni di reciprocità tra persone adulte dello stesso sesso e no è brandito dal tiranno in ogni luogo e tempo per occultare il vero problema di chi se lo pone – lui - per imporlo a noi cittadini che volentieri ne faremmo a meno: soffocare la democrazia il più possibile al fine di ingrossare sempre più i proventi della sua tirannia con il nostro servaggio». Già che ci sono e ringraziando in anticipo: può la Repubblica, con le sue conoscenze, farmi invitare a Rimini al prossimo meeting di Comunione & Liberazione?”
Questo è Aldo Busi, in una lettera a Repubblica. Che, a quanto pare, non solo non gli ha procurato l’invito, ma ha cestinato la lettera, che esce su Vibrisse.
4 commenti:
L'Aldo è sempre l'Aldo [io lo apprezzo] - e stavolta la contessa e l'industria non c'entrano... ;-)
probabilmente avrebbe fatto un bel discorso, che peccato.
Sonetti, davvero! E guarda caso, anche stavolta c'è di mezzo il Mozzi... Quanti ricordi. :-)
Naurus: beh, in fondo l'ha fatto il bel discorso. Ci perdono i lettori di Repubblica che non l'hanno potuto leggere, ci guadagniamo noi che invece sì.
Anche stavolta?
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