Hoover (Stati Uniti), oggi. La gatta Katrina si aggira fra i ghiacci lungo la spiaggia. La gatta, ripescata nei sobborghi di New Orleans dopo tre giorni in acqua, ha avuto la fortuna di essere adottata da una squadra di pompieri in Alaska. Katrina è il suo nuovo nome.
11 commenti:
Mi ricorda quel bambino che è nato a Sumatra poche ore dopo lo Tsunami, e che è stato chiamato, appunto, "Tsunami".
A me pare una cosa assurda, ma forse dare il nome di un cataclisma ad una nuova vita è un primitivo della natura umana, e serve ad esorcizzare le paure.
Spero che poi non abbiamo mandato anche lui in Alaska.
Beh, tutti i bambini sognano di fare i pompieri, da grandi.
Come Grisù. Però forse in un posto più caldino la povera Katrina avrebbe recuperato meglio. A te non pare un po' sconvolta? Ogni tanto mi viene il dubbio di sognarmi cose che vedo solo io.
Si, sembra parecchio scossa.
Quando dovevo fare l'header per il blog ho girato un sacco di siti alla ricerca di una foto di un gatto con un'espressione da superstite, un felino che avesse visto la morte in faccia.
Tra tutte, questa è l'immagine che si avvicina di più all'Ideale.
LOL. Cioè, un gatto dopo la ceretta?
Non proprio dopo-ceretta, perchè altrimenti avrebbe dovuto essere glabro.
Cercavo un gatto che desse l'idea di essere già stato depilato in precedenza, e che sembrasse terrorizzato alla sola idea di ripetere l'esperienza. Un gatto consapevole della propria sorte, e per questo comprensibilmente atterrito. :-P
Un gatto così?
Quello sta per avere un attacco cardiaco, altro che ceretta.
E' bellissimo!
Cioè, ha un'espressione bellissima sul muso. A me piacciono un sacco i gatti, anche se magari non dò proprio l'idea.
Certo, certo. D'altra parte, basta guardare la tua header attuale... ;-)
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