“Gli Stati Uniti ammettono che l’insurrezione in Iraq non si è ridotta
L’insurrezione in Iraq è forte quanto lo era un anno fa, ha ammesso il Generale Richard Myers, Capo di Stato Maggiore dell’esercito.
Il generale Myers comunque insiste che gli Stati Uniti e le forze della coalizione stanno vincendo la guerra ed ha fiducia in una vittoria militare.
“Vi dirò questo: sì, penso che stiamo vincendo. Penso che stiamo assolutamente vincendo. Penso che è da un po’ che stiamo vincendo”, Myers ha detto ai giornalisti.
Il generale Myers ha detto che il numero di attacchi è lievemente aumentato negli ultimi tempi ma ha sostenuto che questa è una misura imprecisa dell’insurrezione, osservando che metà degli attacchi sono neutralizzati.
Ha riconosciuto che gli insorgenti sono in grado di raggiungere livelli di violenza più alta, come già fecero prima delle elezioni del 30 gennaio.
“Penso che la loro capacità sia rimasta più o meno la stessa, e che siano allo stesso livello dove erano quasi un anno fa”, ha detto.
“Il punto essenziale è che affinché le cose funzionino in Iraq, dobbiamo lavorare su tutto ciò che sappiamo, su tutte le linee di azione, una delle quali è un governo valido”, ha detto.
Il generale Myers ha chiesto ai politici iracheni di porre fine a tre mesi di litigi e di formare un governo.
Il Segretario per la Difesa americano Donald Rumsfeld ha sottolineato la necessità di progredire verso la stabilità politica ed economica come fattore chiave per sconfiggere l’insurrezione.
“Gli Stati Uniti e le forze della coalizione, secondo me, non saranno ciò che sconfiggerà l’insurrezione”, ha detto.
“Perciò, per me la questione non è vincere o perdere, nel senso tradizionale in cui si usano le parole ‘vincere’ e ‘perdere’ in una guerra”, ha detto.
“La gente che sconfiggerà l’insurrezione saranno gli iracheni. E gli iracheni non lo faranno solo attraverso i mezzi militari, ma col progresso sul fronte politico e dando alla gente irachena il senso di avere qualcosa in gioco nel paese”, ha detto.
Rumsfeld ha ripetuto l’avvertimento che gli sforzi per costruire forze di sicurezza irachena potrebbero essere sospesi se i nuovi leader iracheni facessero cambiamenti basati non sulla competenza ma su considerazioni politiche.
“Non possiamo permetterci scivoloni. E’ necessario vedere un po’ di stabilità”, ha detto.” (Fonte: AFP)
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