Il linguaggio sessista parla dei maschi mentre finge di parlare degli esseri umani. Una tecnica per smascherarlo è volgere i testi al femminile. Per esempio, il Catechismo della Chiesa Cattolica dice:
Santificare le domeniche e i giorni di festa esige un serio impegno comune. Ogni cristiano deve evitare di imporre, senza necessità, ad altri ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore. Quando i costumi (sport, ristoranti, ecc.) e le necessità sociali (servizi pubblici, ecc.) richiedono a certuni un lavoro domenicale, ognuno si senta responsabile di riservarsi un tempo sufficiente di libertà. I fedeli avranno cura, con moderazione e carità, di evitare gli eccessi e le violenze cui talvolta danno luogo i divertimenti di massa” (§ 2187).
Al femminile diventa:
“Santificare le domeniche e i giorni di festa esige un serio impegno comune. Ogni cristiana deve evitare di imporre, senza necessità, ad altre ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore. Quando i costumi (sport, ristoranti, ecc.) e le necessità sociali (servizi pubblici, ecc.) richiedono a certune un lavoro domenicale, ognuna si senta responsabile di riservarsi un tempo sufficiente di libertà. Le fedeli avranno cura, con moderazione e carità, di evitare gli eccessi e le violenze cui talvolta danno luogo i divertimenti di massa” (§ 2187).
Come vedete, il testo ora è incongruo: balza agli occhi che le violenze alla domenica le fanno solo gli uomini, che le donne non hanno spesso il potere di imporre qualcosa e che la Chiesa, in duemila anni di lavori di casa, non ha mai pensato al riposo domenicale per le donne.
Nessun commento:
Posta un commento