10 febbraio 2005

Riproposta: "La grande legge della riduzione del lavoro"

Nel tempo libero curo il sito Internet di un’amica che ha un negozio di animali. Il sito è una specie di vetrina virtuale, con foto di cani, gatti, collari, guinzagli, spazzole, cucce, cappottini e ossi di gomma. Gli accessi sono circa 60.000 l’anno e si ripartiscono durante il giorno in questo modo:

Accessi negli ultimi 12 mesi, divisi per fasce orarie.

Accessi

Come vedete, gli accessi si concentrano fra le 8.00 e le 18.00. Ciò significa che i visitatori usano il computer in ufficio e guardano foto di animali invece di lavorare. Al mattino iniziano a navigare appena si siedono alla scrivania e interrompono verso le 11.00. Dopo un’ora riprendono in attesa della pausa pranzo, che comunque molti passano mangiando di fronte al computer. Al pomeriggio lo schema si ripete: navigazione, pausa intorno le 15.00, ripresa della navigazione in attesa dell’uscita. Ne deduco che la gente in ufficio lavori due ore, una al mattino e l’altra al pomeriggio, a meno non siano gli intervalli in cui vanno alle macchinette del caffé.

Ciò è normale. Anche in una società basata sul lavoro gli uomini obbediscono alla natura, e il mammifero che in loro vuole riposo e divertimento. Un’osservazione spietata di me stesso, ed una anche peggiore sugli altri, mi mostrano che c’è una grande legge... (continua a leggere su FaM).

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