22 febbraio 2005

Frammenti sulla famiglia

I bambini sono egoisti, invidiosi, aggressivi, insomma hanno tutti i difetti degli adulti. Perdoniamo i bambini perché c’è la possibilità teorica che cambino. Genitore è chi ha la fantasia di riuscirci.

I bambini ci inteneriscono perché sono troppo deboli per farci del male. Di solito, il genitore che non li ama è così pauroso da temere persino loro.

I genitori non sono altruisti. Si preoccupano che i figli si comportino bene più di quanto si preoccupino che siano felici.

La famiglia non è un rapporto di scambio: i genitori non chiedono ai figli un rimborso delle spese dopo che questi ultimi iniziano a guadagnare. Però ogni tanto pensano che i figli li sosterranno nella vecchiaia. Quando i genitori osservano che i figli stentano a farlo si amareggiano ma tacciono. Oppure rinfacciano tutto, e allora sono i figli a ricordare loro che il rapporto era un altro (“non ti ho chiesto io di farmi studiare!”).

I cattolici negano che le coppie che convivono siano famiglie. Dicono: “la famiglia è un’istituzione naturale fondata sul matrimonio”. La formula opposta sarebbe: “la famiglia è un’istituzione naturale fondata sull’amore”. Qui un cattolico col senso dell’umorismo (diciamo Chesterton o Guareschi) direbbe: “si suppone che la famiglia sia qualcosa che duri”.

Si dice che la famiglia sia un valore. Si dice lo stesso del lavoro, dell’onestà, della sofferenza e di altre cose che costano. Anche della vita, si dice che è un valore nel senso che la donna deve rinunciare ad abortire. Della famiglia, sospetto si dica che è un valore perché si fatica a viverci.

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