Negli anni Ottanta gli psicologi Russ Clark e Elaine Hatfield fecero una ricerca: assoldarono attrici e attori giovani e di bell’aspetto e li spedirono in un campus universitario perché abbordassero studenti nei viali (le attrici i maschi, gli attori le femmine). Come aggancio dicevano “E’ da un po’ che ti ho notato. Ti trovo molto attraente” e proseguivano con una di queste frasi:
- “Ti piacerebbe uscire stasera?”;
- “Ti piacerebbe venire a casa mia stasera?”;
- “Ti piacerebbe venire a letto con me stasera?”.
Gli intervistati risposero “Sì” in queste percentuali:
Come vedete, quasi la stessa percentuale di maschi e femmine accettò di uscire. Le reazioni alle avance sessuali, invece, furono opposte: le femmine le respinsero in massa, mentre una maggioranza di maschi le accettò. Anzi, fra i maschi i “Sì” aumentarono al 69 e al 72%, il che significa che circa un 20% era pronto a fare sesso con l’intervistatrice solo se non era necessario uscire con lei. Quasi tutti gli intervistati lessero l’invito a casa e l’invito a letto come equivalenti: le risposte variano del 3% per entrambi i sessi. Questa cifra deve corrispondere alle donne che, quando le invitate a casa a fine serata, credono davvero che vogliate mostrare loro le foto delle vacanze, e agli uomini che, invitati dalle donne a salire per un caffè, dicono “beh, no, non lo prendo mai a quest’ora”. Per la cronaca, dopo la risposta attrici e attori ringraziavano e informavano che era solo un esperimento.
Questa ricerca da forza alla teoria popolare che le donne non fanno sesso con un uomo se non dopo che hanno fatto conoscenza, il che può chiedere mezz’ora, ma anche settimane di telefonate e appuntamenti, mentre gli uomini… (continua a leggere su FAM).
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