07 settembre 2007

Tentare di cambiare la testa alla gente non conviene

Early adopter

Ho un telefonino vecchio e scassato, e nessuna intenzione di cambiarlo, ma la vicenda dello sconto di 100$ ai possessori dell'iPhone mi ha incuriosito. Riepilogo i fatti:

  • nello scorso giugno, Apple mise sul mercato l'iPhone a un prezzo di 600$, dopo mesi di anticipazioni e battage

  • un esercito di "early adopter" acquistò subito il prodotto, manifestando la soddisfazione che vedete nella foto qui sopra

  • ieri la Apple ha annunciato il ribasso del prezzo a 400$, nella speranza di vendere un milione di pezzi entro Natale

  • il giorno stesso, è scoppiata un'insurrezione degli early adopter, che si sono sentiti truffati: "hanno gonfiato l'iPhone per sei mesi e alimentato le nostre aspettative, poi hanno preso i nostri 200 $ in più e sono scappati", è una delle tante dichiarazioni degli infelici intervistati dalla stampa

Secondo me, gli early adopter hanno poco di cui lamentarsi. Intanto, nessuno puntava loro una pistola alla tempia mentre estraevano i 600$ dal portafoglio. Poi, 200$ è il prezzo che hanno pagato per il piacere di ingolosire gli amici esibendo il loro iPhone nel periodo in cui ne parlavano tutti. Tornate a guardare la foto.

Steve Jobs, il capo di Apple, non poteva dire queste cose. Perciò, prima ha tentato di sostenere che il ribasso del prezzo era dovuto al progresso tecnico. Improbabile: è vero che i costi di produzione scendono col tempo, ma non di 1/3 in due mesi. Accortosi che nessuno abboccava, nel pomeriggio Jobs ha annunciato che tutti i possessori dell'iPhone riceveranno un buono sconto di 100$ da usare in un negozio Apple.

Sempre secondo me, la vicenda mostra che Jobs si merita la sua fama di uomo intelligente. Primo, ha seguito una buona regola della comunicazione: riconosci le emozioni altrui, e mettitici in sintonia anche quando credi che siano infondate. E una di quelle regole che la gente viola in continuazione per motivi di orgoglio, e contro i suoi stessi interessi.

Secondo, Jobs è stato razionale: si è chiesto se costasse di più placare l'insurrezione (100$ di buoni sconto ai 500.000 possessori attuali) o cambiare la testa alla gente. Di nuovo, ci sono persone che quando pensano di avere ragione (di solito, quasi sempre) hanno l'automatismo di volere rifare la testa agli altri.

Detto questo, mi tengo stretta il mio Nokia malandato. E non tentate di farmi cambiare idea.

6 commenti:

Massimo ha detto...

c'è chi che era tutto preparato.

Massimo ha detto...

era "chi dice"

Anonimo ha detto...

E' un articolo interessante, però l'autore parla delle intenzioni segrete di Jobs come se potesse leggergli nella mente. "Jobs expected complaints", "Steve has a love-hate relationship with everyone", "Steve does things like this because he can". Grazie, a lanciare le accuse così sono capaci tutti.

Anonimo ha detto...

Nokia malandato sempre e comunque.
Grazie per queste delucidazioni, avevo sentito parlare dello scandalo ma non avevo capito per bene cosa fosse successo.
E ti quoto appieno.

Anonimo ha detto...

anch'io continuo a perseverare con un cellulare da 'età della pietra' e ne sono soddisfattissima. Gli early adopter non hanno proprio nulla di cui lamentarsi, visto che sono stati i primi a fiondarsi nei negozi per la caccia all'ultimo iPhone... mah!
un saluto

Anonimo ha detto...

Per Angelita.Volevo contattarTi per un post di cui mi accorgo solo ora, del 29 8 2005. Riguarda una mia polemica sul Sole 24 Ore col filosofo M. Ferraris.Poichè scrivesti che Ti sarebbe piaciuto essere una zanzara in casa mia per vedere la mia faccia alla risposta di Ferraris, volevo darTi questa soddisfazione, senza trasformarTi in zanzara:rischieresti di essere uccisa, perché ne ammazzo tante.Io sono Aldo Grano e la mia mail è laserquasas@inwind.it. Scusa, ma non ho capito come ci si iscrive al sito. Sono vecchio e nella mia zona non c'è ADSL.