Il maiale è un amico della scienza. Mentre gli esseri umani si indignano al solo pensiero che qualcuno manipoli il loro DNA (come se avessero motivi di andarne orgogliosi), il maiale è dinamico, aperto, voglioso di migliorare. Perciò, partecipa senza opporsi agli esperimenti più arditi.
In questa foto, potete ammirare un maiale fosforescente. Ricercatori di Taiwan hanno creato questa razza fondendo il DNA del maiale con geni di medusa. Alla luce del giorno, il maiale fosforescente si distingue dal vecchio maiale solo per il colore del naso, delle labbra e delle dita: un verde acido tipo Stabilo Boss. Di notte, invece, il maiale fosforescente assicura una discreta illuminazione.
Purtroppo, mancando un interruttore, è impossibile usare la razza come abat jour: per ora, bisognerà accontentarsi di versioni giocattolo. Per il resto, le applicazioni del maiale fosforescente sembrano infinite:
- segnalatore d'emergenza in autostrada (da tenere in auto in luogo del triangolo);
- luce notturna da giardino (contro i ladri);
- soccorritore di montagna (il maiale potrebbe calarsi nei dirupi e, raggiunti gli alpinisti caduti, fare luce e facilitare il salvataggio);
- tracciante luminoso (imbarcazioni in avaria potrebbero sparare un maiale, fornito di paracadute, nel cielo stellato, dove sarebbe visibile a grande distanza);
- cubista (in discoteche di tendenza).
Come vedete dalla foto, la manipolazione genetica non ha cattivi effetti sul maiale, che conserva il suo tipico tratto affettuoso.
11 commenti:
hmmmmm.
...?
Unisce le capacità delle luci di sicurezza per i bambini ai talenti richiesti dagli orsetti di pezza.
E se il bambino non dorme perchè ha una valvola mitralica difettosa, a chi ti rivolgerai?
Vero. Il maiale è un grande donatore di organi (mica come noi, che aspettiamo di esser morti).
Sembra utile. Nel caso, ne compro un paio.
Solo ad un taiwanese poteva venire in mente di creare il porco-manga, comunque.
Hai mai giocato a "Tombi"? E' un videogames per la Playstation in cui i nemici sono una feroce stirpe di maiali cattivi :-)
Culodritto, diciamo uno. Non so se ne vorrei due a casa nostra. Vabbé che poi dovresti pulire tu.
Seia, non potrei mai giocare a quel gioco. Sotto l'attacco dei maiali mi arrenderei come un bambino, vinto dal fascino che non potrei non trovare anche nella loro cattiveria.
A me ne servirebbe uno da abatjour e uno da passeggio.
Il problema della pulizia è tedioso, però: il DNA misto farà vedere i suoi frutti anche in sede evacuativa? Uhm.
Se non altro, non si rischia di pestarla.
Mi inchino umilmente alla battuta migliore del complesso post-commenti. Maledetta.
Quella, in realtà non era proprio una battuta; era più il frutto di un'esperienza diretta. Un anno il mio cane ha sgranocchiato per qualche giorno una pallina rossa caduta dall'albero di Natale, e per un paio di settimane ha poi cosparso il giardino di tante piccole palline fucsia. Ma non fucsia per modo di dire: fucsia davvero.
E' stata in quell'occasione che ho rivalutato l'utilità dei coloranti industriali.
Bello. Anche qui, vedi, c'è già tutta la sceneggiatura di una pubblicità. Manca solo lo slogan finale "Coloranti Mapex! Resistenti all'acqua, al sole e all'intestino dei cani."
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