02 gennaio 2005

Le strisce di Rodolfo (1)

In TV, la conduttrice presenta due signore turche sedute fra il pubblico. “Come vedete, sono bionde, tanto che non riuscivo a individuarle… Sembrate due svedesi! Complimenti!”. In pratica, si complimenta che non sembrino turche.

Ai giardini, alla sera, incontro un giovane che porta fuori il suo alano. Si chiacchiera. Il giovane lavora in pubblicità, è un “creativo”. Ha chiamato il cane “Alan”. Gli dico: “Ah, e se fosse stato un terrier?”. Tace. “Terry”, aggiungo, tentando di sorridere.

Al circolo del bridge, si mangia bene e mi hanno invitato a cena. Mi guardo attorno: è pieno di anziani. Li studio uno ad uno. Come al solito, sono diversi dall’anziano che progetto di essere. Più passano gli anni e più la cosa mi preoccupa.

Per strada, incrocio un papà sui quaranta con in braccio un bambino. Il bambino chiede: “Perché quella suora era vestita di bianco?”. Il papà pare scocciato. Faccio in tempo a sentire la risposta: “Le suore bianche sono quelle buone; le suore nere sono quelle cattive”.

Alla radio, si parla di politica, un giornalista intervista un altro giornalista. Quest’ultimo: “Il governo si sta comportando bene. Lo ha detto anche il Presidente del Consiglio”.

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